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Il vuoto perfetto

by O

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1.
Apnea 05:11
Mi chiude dentro, in un immenso, denso, senso di cecità interiore… si apre come un nero sole che abbraccia la terra con i suoi crudeli artigli. E di nuovo, ammutolito, sopravvivo alla ricerca del mio buco, esasperato… Mastico morte mentre striscio… chiudo ogni porta al vostro vuoto. Cerco il silenzio, scavo nel buio chiudo ogni porta al vostro vuoto. Apnea. Dovrei forse assecondarti, uomo dalle troppe parole? Incontro dovrei andarti…zecca di tempo che rubi al mio cuore? Aprirmi dovrei per entrare in cosa? Ascoltarvi o prendermi il silenzio? Comunicare per morire… con discorsi nel vento… La vita si chiude con me dentro sigillato in ventricoli di pece… Serrato nell’auto-asfissia, sfiancato sulla strada… verso la terra del solo e del buio… Io gonfio il mio petto di astio e dall’alba al tramonto non gemo… Apnea
2.
. 02:50
Secondi. Giorni. Mesi. Anni. Cenni. Sguardi. Occhi. Mani. Morti. Andati. Ormai… e già qua un’ altro domani Che morde. Schiaccia. Fugge. Ammazza. Strappa. Sfianca. Sfregia. Graffia… vita, inferno, vita che corrode la mia faccia. Solchi. Luoghi. Massi erosi. Fiumi velenosi. Oceani di dolori Fine che vivo, che respiro. Dove siete sorrisi? Dove ti nascondi, gioia? Dov’è la tua fine, noia? Aspetti forse che io muoia? Ho un nuovo buco nel tronco… soffio via tempo mentre ascolto… l’orchestra buia del mio inconscio… che accompagna gli occhi miei al tramonto e mi abbandono… Cerchi concentrici di sonno… quasi morto… perfetto, nulla più… Vuoti chilometrici, non sono… sono morto… perfetto, nulla più… nulla più… il vuoto perfetto Notte senza sogni, come vorrei tutti i miei giorni. Bui. Perfetti. Senza volto, e senza odiosi attori. Che ridono. Gridano. Sputano. Additano. Merda. Solo merda che soffoca il mio grido. Ormai ridotto a ringhio, cementato nell’ oblio. Vorrei solo dirvi addio. E portarvi con me al centro. Annientarvi nel buio eterno. Risucchiarvi con me all’interno e poi, solo il vuoto perfetto. Il vuoto perfetto.
3.
Ghiaccio. Nel gelo giaccio. Scavo. Le unghie spezzo. Lastre di grida rompo ma resto chiuso dentro. Piango dolore eterno ma resto chiuso dentro. Mi dispero. Respiro il chiuso. Respiro il chiuso del prigioniero. Crepe di tempo infrango ma resto chiuso dentro. Lento, claustrofobico decesso… anche se poco, anche se nero, cerco… voglio… un pezzo di cielo. E mentre congelo in quest’incubo, mi chiedo se fuori sia lo stesso, i vivi che scorgo dai fori del ghiaccio, mi sembran sol tristi calchi di gesso. Se emergo, se esco, tra loro mi perdo. Qui resto. Desisto. Meglio il mio inferno. Mi lascio cadere. Abbandono ogni volere. Inghiottito da acque nere. Danzo esanime in questa spirale. Addio alla luce.
4.
Non è vivo 03:22
Non è vivo, non lo vedi… non s’accorge. Non è vivo. Vitreo in viso… con quello spento sorriso sembra che… sembra che la vita lo abbia ucciso. Non ha colore. Né odore. Eppur si muove. Nulla da dire. Da dare. Non vive. Non c’è. Si fa inghiottire. Sputare. E resta uguale. Lo vedo perso in giorni compressi, opaco automa in un mondo di specchi, moltiplicato da mille riflessi. Non è qui. Non è qui mai. Non ha un nome. Né voce. Solo ore. Da trascinare. Sollevare. Sopportare. Il perenne accettare, un neon come sole. Non è vivo. Si, lo vedo, fissa il vuoto. Indeciso.
5.
Di vita morire. Sentirsi svanire tra i raggi di un sole che apre le porte al dovere. Cadon al suolo i sogni senz’ ali lanciati nel nero velluto… un’ altra notte che non ho vinto… …e ahimè son vivo… Mattino mi uccidi con lame accecanti… non vedo, non voglio ascoltare i tuoi canti… son stanco di andare avanti… unirmi alla coda con gli altri… subire me stesso e tutto il resto… Niente. Anche oggi niente. Per altri è neve… Per me è cenere.
6.
Contemplando 02:14
No. Non esco. Ti resto a fissare, per ore. Stanco vero? Esausto, vuoto… Nulla ti smuove più… Giaci su un letto. Sudato, sfatto vorresti non esserci più… Fuori… piove. Ogni goccia è un altro giorno che persi… lasciai… cader nel mare che ora inghiotte me. Chiudo… gli occhi… li apro e sono qui. Sempre, solo qui. Dimmi… specchio… muoviti per me, uccidimi, più niente c’è… Tempo! Aspettami! Mi alzo! Credimi!!! Quando? Dammi altro tempo! Solo…attendo… sonno…ti prendo…
7.
“…Guarda i buoni e i giusti…chi odiano essi di più? Colui che spezza le loro tavole di valori, il distruttore, il criminale… ma questi è il colui che crea” F. Nietzsche A lungo dormì il mio spirito, a lungo la purezza di albe e la luce dei meriggi mi fece scappare. E’ stato un sonno profondo. Immerso tra cadaveri con cui dividevo ceneri di tempo. La luce è sorta in me, dal gregge udirete un ruggito il bastone da pastore ho gettato, impugnando la lama creatrice. Vagherò tra nebbiose colline, contemplandone il verde silenzio. Attendendo altri guerrieri che si uniscano alla grande rovina. Non ho bisogno di morti, ma di assassini non di ciò che ho avuto, ma di creare il nuovo non di pastori, ma di terreni liberi cerco le vostre urla, creatori nascosti cerco le vostre menti, si, armi contro i dormienti non ho bisogno degli eterni consenzienti poiché il terreno sol col terremoto cambia forma. “Io tendo alla mia meta, seguo la mia strada, salterò oltre gli esitanti e i lenti…e il mio cammino sia la loro distruzione” F. Nietzsche
8.
Carne strappata dal viso. Esposto controvento attraverso sbarre fredde. Il treno viaggia incessante… il moto perpetuo, infinito, diretti dove morì l’ ultimo sole procediamo… L’inverno la fuori si espande per chilometri. Vuoti di vita. Orizzonti d’ idee. Accatastate. Morenti. Su montagne silenti. E’ dove stiamo andando che non si può arrivare, del tempo siam la perdita, del mondo il funerale. Ignavi impotenti, congelati dalla noia, siam scure sulla testa, siam vittime, pubblico e boia. Schiacciati l’uno all’altro, l’odore acidulo del contatto i respiri di ognuno cercano un’aria che il freddo… ha spezzato. Soffoco e schiaccio il viso sul ferro. Mentre contemplo il fuori che fugge… e per quanto il mio sguardo sia libero… il resto di me rimane nel gregge. Deportati verso zeri periodici. Orizzonti di teleferiche. Regni scheletrici privi di luci. Avvolti da fumi e spire venefiche… questo nulla attorno è tutto ciò che ci appartiene. Denudata abbiam la terra, ora il ghiaccio sol rimane. Sento il gelo sulle mani, resto desto per guardare, ciò che mai sarà domani… indietro è tardi per tornare.
9.
L'inizio 02:21
…bianco …nient’altro …bianco …nient’altro…bianco …un punto…lontano…lontano…lontano…lontano… …più vicino…più vicino…più vicino… …più vicino…più vicino…più vicino…più vicino… Si vede qualcosa… ah, ma è solo un uomo

about

Grindpromotion Records - GRIND014

credits

released June 10, 2012

All songs recorded, mixed and mastered by Riccardo “Paso” Pasini at Studio73 - Italy in five days of december 2011.
All musics by O, all lyrics by S.
Translation in english by Simo “Pete The Ripper”.
All artworks are based on a 1800 photographic plate founded in a French flea market.
Photographic development by Clémentine. Design by M.

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O Biella, Italy

We are O from northern Italy, a four piece band delivering an extremely heavy mixture of post black metal / post hardcore.

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